Due genitori alla loro prima adozione ci raccontano piccoli momenti che hanno colorato l’esperienza che gli ha cambiato la vita: accogliere una bimba cinese nella loro esistenza. Ognuno osserva e percepisce questi momenti indimenticabili in modo diverso, questo è quello che hanno vissuto i nostri due nuovi mamma e papà! Buona lettura.

Il viaggio per lincontro è uno degli eventi più importanti dell’adozione. Qual è stato il momento più divertente del viaggio?

Arrivati in Cina, prima di ripartire per Nanning, abbiamo trascorso l’ultimo giorno da quasi genitori a Pechino. Faceva freddissimo e storditi e confusi dall’attesa di conoscere nostra figlia, camminavamo per le vie adiacenti all’albergo. Siamo andati a vedere la vicinissima piazza Tienanmen. Erano i giorni che precedevano il capodanno cinese e da tutta la Cina la gente arrivava a Pechino per visitare i monumenti storici e la città. La piazza era blindata e con numerosi posti di blocco. Dopo aver sbagliato per tre volte l’uscita del sottopassaggio e fatto altrettante code ai controlli, finalmente sbuchiamo nell’immensa piazza. Dopo qualche istante, ci siamo resi conto che una bimba ci stava seguendo incuriosita. Abbiamo sorriso e l’inseguimento si è intensificato. A quel punto tutta la famiglia, fra sorrisi e risatine, partecipava all’inseguimento con la bimba. Eravamo un’attrazione, cosa successa anche in seguito in numerose occasioni; alla fine, la bimba, con l’accordo dei genitori, si è fatta fotografare con noi. Chissà se a scuola avrà mostrato quella foto raccontando la sua avventura e l’incontro con quegli strani occidentali. 

Ladozione porta con sé qualcosa di inaspettato. Qual è la cosa o il momento che ha stupito di più vostro figlio/a? Mentre la cosa o il momento che vi ha stupiti di più di vostro figlio/a?

La cosa che ci ha stupiti di più di nostra figlia è stata l’incredibile disponibilità che ha avuto nei nostri confronti. Ci avevano detto che l’incontro sarebbe potuto essere difficile, poiché la bambina avrebbe lasciato l’indomani la famiglia affidataria e poiché non amava gli sconosciuti. La mattina seguente, dopo aver fatto un lungo viaggio ed essere stata allontanata dalle sue figure di riferimento, ci è stata presentata e, di fronte ad una sconosciuta che le ha teso le braccia, solo dopo qualche secondo per studiare la situazione, ha ricambiato l’abbraccio, scegliendo in un istante di diventare nostra figlia. Questo è stato solo il primo di una lunga serie di regali da parte sua. Non saprei dire cosa abbia stupito lei di più. Forse quando ha visto il Counche Rise con pollo e verdure cucinato alla perfezione il terzo giorno in albergo. Un urletto di gioia!!

Immaginate di utilizzare tutti i vostri sensi: cosa ricordate in particolare della vostra esperienza nel Paese dorigine di vostro figlio/a?

Sicuramente il soggiorno a Nanning è stato il più affascinante. Non si è dei turisti. Tutta l’energia e l’attenzione vengono usate per imparare ad essere genitori di un bambino con un suo vissuto. Vicino al nostro albergo c’era un bellissimo parco dove facevamo lunghe passeggiate. Oltre ad essere stato teatro dei nostri primi emozionanti momenti con nostra figlia, abbiamo potuto assaporare i costumi sociali cinesi. Lezioni di ballo, thai chi, karaoke, parco giochi, giostre, carpa feeding con biberon, e il più affascinante di tutti, scrittura sul pavimento della passeggiata con pennelli giganti e l’acqua del lago. Il cibo speriamo di conoscerlo meglio nel prossimo viaggio in Cina con nostra figlia.

Lintegrazione sociale e culturale è certamente una questione di primaria importanza. Avete messo in campo strategie e strumenti per facilitare questo processo?                                                                                                      

La nostra bambina al momento dell’adozione era molto piccola quindi non c’è stato un reale bisogno di grandi strategie per facilitare il processo di integrazione. La piccola ha mostrato da subito di apprezzare il cibo del nostro paese, non parlava ancora, ma oggi in alcune occasioni pronuncia poche parole in cinese con un accento che a noi pare straordinario. Per il resto noi cerchiamo di renderla orgogliosa delle sue origini. Quando possiamo andiamo al ristorante cinese e cogliamo l’occasione per raccontarle la storia della sua adozione. Esclamando con entusiasmo “io sono una bambina cinese” si mostra orgogliosa delle sue origini.

Lorientamento e la formazione sono un aspetto centrale nella nostra società. Avete scoperto lattitudine più spiccata di vostro figlio/a?

Da subito si è dimostrata una bambina intelligente, con grande capacità di concentrazione e con tanti interessi. Non sappiamo ancora cosa le piacerà di più, per il momento cerchiamo di offrirle più spunti possibili, ginnastica, musica, giochi all’aria aperta, mare, montagna…. Ma al momento non siamo neanche riusciti a capire se è mancina o destrostra.

Niente unisce di più che stare insieme. Qual è l’attività familiare preferita?

Si potrebbe dire stare in braccio, ma anche mangiare e gustare cibi nuovi, la nostra piccola è una buongustaia! Il bagno con il papà, ma soprattutto leggere la fiaba della buona notte nel lettone. I piccoli riti quotidiani insomma.

 

 

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