Il Qingming è una festa tradizionale cinese, che cade una paio di settimane dopo l’equinozio di primavera, circa tra il 4 ed il 6 di aprile, in corrispondenza dell’arrivo di qualche grado in più e pioggia per dissetare i campi, regalatoci da questo mese. Nel 2017 la festa cade proprio oggi. È una festa molto particolare poiché racchiude il sé momenti di nostalgia e tristezza, legati alla commemorazione dei defunti, insieme a gioia e spensieratezza, legati ai momenti in cui si festeggia l’arrivo della primavera. Come in molte culture, anche la Cina dedica tradizionalmente una festa alle attività agricole; essa è, infatti, legata al calendario lunare ed ai cicli agricoli.

Il Qingming è sia un momento per dare il benvenuto alla stagione dei raccolti e del sole, sia una festività conosciuta come la giornata della pulizia delle tombe. Durante questa festa si fa visita, infatti, alle tombe degli antenati defunti, usanza che ricorda un po’ il nostro 2 novembre. Il rito prevede, prima di tutto, la pulizia delle tombe (da qui il nome), spolverandola e rimuovendo erbacce circostanti. Un momento di preghiera segue la fase della pulizia: accendendo bastoncini d’incenso il defunto viene onorato dai parenti in visita. Aspetto molto caratteristico della festa sono i doni depositati sulla tomba degli antenati. Se noi rendiamo omaggio ai nostri parenti defunti con mazzi di fiori e piante, in Cina si usa presentarsi nei cimiteri anche con cibo, bevande, banconote finte, i così detti soldi dei morti, e oggetti vari, i quali vengono bruciati con l’intento di “spedirli” nell’aldilà. È un’usanza che, però, si sta sempre più semplificando nelle grandi città, così che un mazzo di fiori prende il posto dei molti doni. Il momento di rispetto per il morti si conclude inginocchiandosi davanti al nome della persona morta per un ultima preghiera e gettando in aria, insieme a tutta la famiglia, dei foglietti di carta.

La festa del Qingming, essendo che cade ad aprile, è anche un’occasione più che gradita per passare la giornata di vacanza all’aria aperta, cosa che noi il 2 di novembre non possiamo permetterci. I cinesi organizzano, infatti, gite fuori porta, magari nelle vicinanze delle tombe dei defunti, predisponendo tradizionalmente un pranzo al sacco. Questa tradizione, che richiama molto le nostre pasquette passate sul prato, è molto antica e risale, infatti, all’epoca della dinastia Tang (618 – 907), e aveva lo scopo di rinvigorirsi al sole della primavera dopo il freddo inverno.

Non possono mancare, infine, gli aquiloni, che vengo fatti volare nei parchi e nei prati e poi lasciati andare, verso sera, legati a piccole lanterne, per simulare le stelle o le anime dei defunti che volano libere.

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