Ciao! Scusa se ti disturbo, ma con tutto questo parlare delle adozioni in Congo, ci siamo ritrovati di nuovo con le foto del nostro rientro usate per accompagnare un servizio su tutto quello che sta venendo fuori.
Lo sai, siamo i primi a sperare che la verità venga a galla, ma per quanto censurino i nostri volti, ogni volta che usano quelle foto, mi ritrovo tempestato dalle domande inopportune di amici e conoscenti che mi chiedono se anche mio figlio sia stato comprato. E anche agli altri accade lo stesso.” Questo, più o meno, è il contenuto del messaggio che ci ha inviato uno dei genitori i cui figli sono rientrati grazie all’Aereo di Stato inviato dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel Maggio 2014.
CI tenevamo quindi a rivolgere un appello a tutti i parenti, gli amici e i conoscenti delle famiglie coinvolte, che, a quanto pare, non riescono a resistere alla tentazione di porre domande o avanzare ipotesi, forti delle ghiotte occasioni che cenoni natalizi, incontri fortuiti per strada la domenica pomeriggio e social vari ed eventuali offrono.
Siamo consapevoli di quanto sia facile associare ENZO B ai loschi traffici denunciati in questi mesi, complice di certo anche la pubblicità gratuita e non certo lusinghiera di cui ci hanno fatto oggetto a causa delle nostre scomode posizioni in questa vicenda, a favore del proseguimento delle indagini e a sostegno della legalità. Purtroppo, però, avete preso un granchio.
I nostri bambini non sono trafficati.
Quindi ci dispiace, ma dovrete trovare nuovi argomenti di conversazione: l’unica sfortuna, per i bimbi di Enzo B interessati dall’affair RDC, è di essere talmente belli da essersi ritrovati in buona parte delle foto di quel gioioso rientro. Niente di più, niente di meno.